Descrizione
Lo speck è una specialità della salumeria sud-tirolese; consiste in un prosciutto crudo completamente disossato, lievemente affumicato, tipico del territorio altoatesino, in Italia. Non poteva che nascere proprio qui, dall’unione di due metodi di conservazione della carne: la stagionatura, come il prosciutto crudo nell’area mediterranea, e l’affumicatura, tipica del nord Europa. Difatti l’Alto Adige, trovandosi in una posizione intermedia e godendo di un particolare clima, ha fuso i due metodi producendo lo speck secondo la regola “poco sale, poco fumo e molta aria fresca”. Non a caso il nome ha origine tedesche: il termine speck significa letteralmente “lardo”. Questa doppia lavorazione veniva usata per la necessità di conservare la carne per tutto l’anno, soprattutto la carne dei maiali che venivano uccisi durante il periodo natalizio. Lo speck rappresentava soprattutto per i ceti meno abbienti l’unica opportunità di mangiare carne e far fronte al bisogno di lipidi. Col tempo è diventata una delle pietanze principali in occasione di feste e banchetti. E ancora oggi, insieme al pane e al vino, è il protagonista della tipica “merenda” sudtirolese. La materia prima di partenza è la coscia di suino, la stessa del prosciutto; dal punto di vista nutrizionale, è un alimento molto energetico e proteico, saporito e profumatissimo. Lo speck può essere impiegato come pietanza, oppure come ingrediente degli antipasti, dei primi piatti, dei piatti unici, della pizza, di pane speciale, ecc..